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Food Industry Monitor dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e di Ceresio Investors stima un aumento nei fatturati dell'8,4% nel 2023 e del 5,7% l'anno successivo; bene l’export con un +10%.
Food Industry Monitor dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e di Ceresio Investors stima un aumento nei fatturati dell'8,4% nel 2023 e del 5,7% l'anno successivo; bene l’export con un +10%.
L’analisi si basa sulle performance di un campione di 850 aziende, con un fatturato aggregato di circa 70 miliardi di euro, attive in 15 comparti del settore food. I dati del 2022 del settore alimentare italiano hanno registrato una crescita del 12% nel fatturato e del 16% nelle esportazioni.
Per quanto riguarda il prossimo futuro i settori che godono di miglior salute e su cui le attese sono particolarmente positive sono i comparti farine, surgelati, latte, distillati, salumi e vino; performance sopra la media sono attese anche per pasta e birra, più contenute per conserve, caffè, acqua, olio e dolci.
Il rapporto di Food Industry Monitor segnala come "le turbolenze internazionali, l'inflazione e le tensioni sui prezzi delle materie prime hanno avuto un effetto principalmente sulla redditività commerciale e anche sulla redditività del capitale investito. Per il 2023 si prevede una ripresa della redditività del capitale, mentre continuerà la pressione sui margini commerciali".
Fonte: Ansa.it
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